Giampaolo Rugarli nacque a Napoli il 5 dicembre 1932 e morì a Olevano Romano il 2 dicembre 2014.
La famiglia Rugarli è originaria del parmense, dove ancora oggi si trovano facilmente tracce documentate della sua presenza (Golaso, Varsi). Per ragioni di lavoro, Claudio Rugarli, nonno di Giampaolo, si trasferì a Caserta, dove nacque il padre Mirko nel 1902, e poi da lì a Napoli, dove Mirko conobbe la sua futura sposa ancora giovanissima, la madre di Giampaolo, Rubina. Claudio era nato nel 1846 e combatté con Garibaldi in Francia nel 1871. La famiglia conserva la giubba rossa del bisnonno (in particolare la famiglia di Claudio), nonché numerosi oggetti ricordi e aneddoti legati alla sua vita.
Suo padre, dunque, fu Mirko Rugarli, nato a Caserta nel 1902. Laureato in giurisprudenza, lavorò in Banca d’Italia giungendo poi ad avere incarichi direttivi (Novara, Vercelli, Genova). Il rapporto di Giampaolo con il padre Mirko fu conflittuale e certamente ebbe una influenza sia sul suo carattere che sulle sue opere.
Sua madre era Rubina De Marco, nata nel 1903. La famiglia materna era originaria invece della Basilicata e precisamente di Campomaggiore. Il legame di Giampaolo con Campomaggiore, dove andava coi fratelli in vacanza quando erano ragazzi (dunque negli anni ’30), fu molto forte, per tutta la vita. Anche il legame in particolare con la madre fu forte e lei, grande lettrice, fu per lui un valido esempio e una accurata educatrice.
Mirko e Rubina ebbero tre figli: Claudio Rugarli nato nel 1929 (noto come illustre clinico nonché autore di un celebrato manuale di patologia medica e vivente), Giampaolo nato nel 1932, e Annamaria, nata nel 1934 e morta nel 2023. Anche Annamaria fece come la madre, e si dedicò, dopo la laurea e il matrimonio, alla educazione dei figli, pur mantenendo e coltivando interessi letterari e culturali molto forti anche supportati da intensi studi.
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